Invitare persone a casa o soltanto condividere spensieratamente un buon piatto di pasta accompagnato da un bicchiere di vino con il proprio compagno, ripagano le fatiche giornaliere al lavoro e una quotidianità a volte fin troppo frenetica. Se c’é tempo, é bello sedersi ad una tavola apparecchiata con gusto e un minimo di dedizione. É una coccola in più che rivolgo volentieri a chi mi sta vicino.
Di sicuro le foto che troverete non sono a casa nostra all’ordine del giorno, ma lo sono in occasioni speciali. Perché speciali sono sempre le persone con le quali le condivido. Ho scremato molto nell’ultimo periodo le persone che frequento, per questo i posti a tavola solo pochi, ma buoni. Eccetto occasioni di feste più ampie, ma ovviamente non é questo il periodo.
Stare a tavola é il momento dove si riposano i telefonini, dove si può parlare anziché chattare, dove ci si guarda negli occhi anziché mandarsi un selfie, dove ci si ritrova a condividere non solo la pietanza, ma anche quello che si e‘ trascorso nell’ultimo periodo o a condividere ricordi. Un pit-stop che in molte occasioni diventa indimenticabile soprattutto in una vita che offre fast-food e fast-life.
Parte delle decorazioni che troverete vengono da generazioni familiari, da regali o spesso da mercatini che chi mi segue, sa che sono la mia passione. É come dare agli oggetti una seconda vita.
Ho provato a raccogliere in queste foto le tavole che ho apparecchiato negli ultimi due anni e le ho divise per occasioni, ma come al solito consiglio di andare contro corrente. Non é detto che a Natale non si possa apparecchiare di rosa, a Pasqua in stile moderno o a San Valentino in stile cinese. Nelle decorazioni non ci sono regole. Basta avere un po‘ di fantasia e un minimo di buon gusto, e quello é semplicemente soggettivo.
Una buona regola per mantenere serate gioiose soprattutto con chi si ha meno confidenza e mai parlare di:
religione, politica e covid!
Meglio bersi un bicchiere di vino in più e raccontarsi barzellette!
Vostra, Moni
