In Italia quando ero bambina, avro’ penso avuto 4 anni circa, arrivo’ per Natale dall’ex-Cecoslovacchia un libro via posta che raccontava di come una bimba aveva la cameretta che affacciava proprio su un albero di mele e di come ne vedeva la trasformazione nelle diverse stagioni. Era il mio libro preferito, senza testo fatto solo di 6 pagine tozze compresa la copertina.
Dopo 40 anni quel giardino con gli alberi di mele me lo sono comprata davvero e a questa veneranda eta’ mi riscopro bambina, riscattando gli anni quando invece dovevo essere solo adulta.
La situazione di un 2020 pazzo, mi ha aiutato ad apprezzare di piu’ la natura, la sua trasformazione e raccogliere nel vero senso della parola tutti i suoi frutti. Quest’anno non ne ho lasciato neanche uno 🙂 🙂
Da anni non apprezzavo cosi’ tanto il fatto di uscire fuori, assaporare l’aria fresca sulle guance, fare lunghe passeggiate e cucinare il raccolto stagionale, mele, funghi, pere, fichi o quel che sia, in qualsiasi paese io mi trovi. Sara’ forse vero che invecchiando diventiamo bambini, o e’ solo un semplice riavvicinarci alle radici? Chi lo sa, quello che importa e’ godersi ogni attimo.
Poiché un cambiamento è positivo, non c’è così tanto a cui pensare.